Qualità ed eccellenza tra cultura tradizione e innovazione (a cura di Viviana Trapani), Flaccovio Editore, Palermo 2006.
Qualità ed eccellenza tra cultura tradizione e innovazione è uno dei tre volumi che comunicano il risultato di una ricerca sul settore del tessile-abbigliamento condotta nell’ambito del progetto La Tela di aracne (Programma d’Iniziativa Comunitaria Interreg-Medoc), che ha visto la collaborazione di 14 regioni e istituzioni del Mediterraneo, tra cui la Sicilia, con l’obiettivo di agevolare l’inserimento delle donne imprenditrici tessili nel mercato internazionale, attraverso la costituzione di una rete di relazioni culturali, commerciali, culturali e di cooperazione che valorizzasse la tradizione mediterranea del tessile. In questa occasione la Regione Sicilia ha scelto di praticare una forma di partenariato con l’Università e in particolare con il Dipartimento di Design dell’Università di Palermo per le competenze relative al tema dell’innovazione nei settori produttivi tradizionali e alla progettazione strategica. Il libro quindi è significativo, nei contenuti e nella metodologia proposta, di quale possa essere il contributo di ricerca del design in un progetto internazionale che si pone l’obiettivo di individuare best practices per la cooperazione tra le comunità e lo sviluppo locale. Il testo esprime a più voci un possibile scenario di riferimento per il futuro del settore da una parte una riflessione sui più significativi caratteri socio-economici che emergono anche attraverso i diversi punti di vista espressi dai partner, dall’altra si analizza il complesso rapporto tra la ricchezza della storia, delle tecniche, dei decori e della creatività del tessile, in particolare delle produzioni tradizionali, e le diverse possibilità e qualità offerte dai processi innovativi che oggi coinvolgono il settore e che, esprimono una stretta connessione progettuale tra ricerca tecnico-scientifica, sviluppo di nuovi prodotti e servizi, comunicazione. Il testo conclusivo del sociologo F. Morace documenta attraverso alcuni casi di successo l’ipotesi di una nuova possibile centralità culturale delle estetiche mediterranee.