Food Couture photo-collage exhibition was displayed within the “Agrindustrial 2012” congress’s exhibitions (26-28 April 2012, İzmir University of Economics). This exhibition showcases 23 works, including photographs drawn from some selected academic profiles. The exhibition has been brought together on the work of Dilek Himam’s designs, Argun Tanrıverdi’s photographs, Jörn Fröhlich’s visual display and concept designs, Şölen Kipöz’s and Gökhan Mura’s conceptual framework. 20 portrait photos of people with their distinctive food and fashion taste are represented with photo collages of customised and wearable food. The eclectic designs made of the fresh and delicious parts of the fruits and vegetables push the limits towards sustaining the spectacle while presenting an attitude towards clothing. The dramatization of the portraits and the cultural codes help the construction of the design scenario. The unpretentious and ecological second part consists of the clothes made of pieces of fruits and vegetables that are not used or thrown away. The imperfect deconstructive aesthetic created by using those materials, which actually help protecting the ecological balance when used correctly, points an attitude towards freedom and purification from fashionable clothes.
Food Couture, mostra di collage fotografici, è stata esposta durante “Agrindustrial 2012 congress and exhibitions” (dal 26 al 28 aprile 2012, alla Izmir University of Economics). Questa esposizione presenta 23 opere, tra le quali fotografie che ritraggono alcuni personaggi del mondo accademico di Izmir. La mostra ha riunito i progetti di fashion design di Dilek Himam, le fotografie di Argun Tanriverdi, il display visivo e i concepts design di Jörn Fröhlich, e il quadro concettuale di Solen Kipöz e Gökhan Mura. Venti persone, ritratte con il loro cibo preferito e il loro caratteristico gusto per la moda, sono rappresentate attraverso collage fotografici fatti su misura del cibo da indossare. Gli eclettici progetti, fatti utilizzando fresca e deliziosa frutta e verdura, spingono i limiti del fashion design verso la spettacolarizzazione, pur presentando ciascuno la propria attitudine verso l’abbigliamento. La drammatizzazione dei ritratti e dei codici culturali aiuta la costruzione dello scenario di design. Una parte dei ritratti utilizza vestiti fatti di pezzi di frutta e verdura essiccati, non utilizzati né gettati via. L’estetica imperfetta, decostruttiva, creata utilizzando questi materiali, che effettivamente aiutano a proteggere l’equilibrio ecologico, se usata correttamente, evidenzia un atteggiamento verso la libertà e la catarsi dalla moda.