“Lettere dal confine” è il titolo della mostra che ha presentato i lavori grafici di Leonardo Sonnoli, inaugurando “expa 02”, terza rassegna dell’omonima galleria di architettura palermitana. Curata da Vanni Pasca e Cinzia Ferrara per il Dottorato di Design dell’Università di Palermo, la mostra espone una selezione di progetti del noto grafico triestino. Come la mostra evidenzia, il lavoro di Sonnoli spazia dal progetto di immagine coordinata ai sistemi di identità visive, dalla segnaletica alla comunicazione visiva di eventi culturali, alla ricerca di una nuova dimensione per quell’area della disciplina, che, con nome un po’ datato, viene chiamata in Italia “grafica di pubblica utilità”.
I manifesti esposti sono forti, senza indulgenze verso forme o colori seducenti, per lo più dominati dal nero; caratterizzati dallo spregiudicato uso della fototipografia, strumento che Sonnoli adopera per esprimere visivamente un concetto e dare forma a un’idea. Afferma: «Io amo le lettere perché sono gli atomi della comunicazione, sono oggetti ambigui, sono il soggetto delle sperimentazioni delle avanguardie del XX secolo».
L’allestimento, curato da Monica Ferrara, è segnato da una linea di confine come luogo fisico e mentale che, in alcuni punti, si dilata per divenire volume che accoglie i manifesti. Alla fine del percorso le suggestioni e le riflessioni scaturite dalle lettere, si trasformano in suoni e immagini, attraverso una video installazione di Diego Emanuele ed Emanuele Governale. Qui, le lettere pronunciate si mescolano a frammenti del corpo di Sonnoli, divenuti anch’essi lettere, e si diffondono nello spazio espositivo.